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Ripetute 3x2000 3' 45" rec. 3' 00"

La differenza tra allenamento e gara è palese. Ed è semplice da verificare. Basta provare a correre la stessa distanza alla stessa velocità di gara. O anche solo una parte. Manca sempre qualcosa. E la fatica è doppia. Vero che correre al massimo a pochi giorni da una competitiva non può essere come dopo una settimana di scarico. Ma in ogni caso non sarebbe potuta essere la stessa performance. Non ci sono riferimenti, manca la spinta adrenalinica della competizione, manca la preparazione specifica, manca l'involontario aiuto degli avversari da raggiungere o da lasciare dietro, manca l'apporto della testa che sa di non dover correre per vincere, ma solo di dover sopportare un breve sforzo. La gara è tutta un'altra cosa. E senza la fatica dell'allenamento non sarebbe la stessa cosa.

E oggi mi chiedevo comunque come domenica fossi riuscito a correre alla stessa velocità per 10 Km filati, invece che solo per tre volte intervallate dal recupero. Sapevo cosa mi aspattava in realtà. E per fortuna anche oggi il caldo non si è fatto sentire. In tutte e tre le serie la stessa storia: partenza veloce per il primo chilometro, anche un po' troppo veloce, e rallentamento nella seconda parte, sempre entro i limiti. In effetti il problema principale è stato trovare la velocità di riferimento e non bruciare tutto nei primi mille metri. Arrivare alla fine mi è sembrato poi sempre un obiettivo quasi impossibile. A sensazione avrei sempre detto che andavo troppo piano, ma mi sbagliavo. Questa è l'assenza di riferimenti. Comunque un buon allenamento in 40' 26", vista soprattutto la vicinanza del diecimila alla CorriTrieste. Avevo quasi nostalgia delle ripetute brevi che sono state la parte più importante per ritrovare la velocità in questa prima parte di stagione, ma devo dire che oggi la fatica non è certo stata minore. E' strano, da quando le gambe girano, da quando il cronometro è ritornato ad essere un amico, quanto le ripetute siano diventate piacevoli. Prima e dopo, naturalmente. Durante resta sempre un inferno.