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6 Km 4' 30" + Ripetute 5x200 42' rec. 2' 00'

Un buon allenamento. Un mix di lento e ripetute, che non sono stati un vero lento e delle vere ripetute ma che hanno sortito l'effetto desiderato. Potrei chiamarlo un fartlek con un lungo riscaldamento. Ma vista la prossimità con la gara di domenica non ci sarebbe potuta essere seduta migliore. Fulvio è una continua sorpresa. Bisogno di recuperare e scaricare, ma anche di far girare le gambe a dovere come nelle ultime settimane. E mi sono divertito. Soprattutto nel vedere che quando le gambe dovevano dare il massimo lo hanno fatto. Cosa che non avrei immaginato appena partito da casa.

Gambe ancora pesanti dopo gli ultimi due giorni di ripetute lunghe (martedì) e lento (ieri). Fortunatamente nonostante il caldo che si è protratto nel pomeriggio e la salitella iniziale per uscire verso le campagne di Masate, almeno il ritmo blando sono riuscito a mantenerlo. E con stupore chilometro dopo chilometro l'ho anche visto aumentare. Buon segno. Soprattutto per la fiducia. Cambiare percorsi ogni tanto è decisamente di aiuto soprattutto per alleggerire la corsa. Tra Canale Villoresi e strade gessatesi ho trovato molti colleghi, runner e camminatori. E di tutte le età. In realtà non vedevo l'ora di andare in pista. In quella di Gessate era da un po' che mancavo e anche se sapevo che non sarebbe stata una seduta di quelle più impegnative volevo comunque avere una conferma del buono stato in cui mi sono sentitoo in questi ultimi giorni. Tra l'altro a sorpresa il peso è sceso a 66,4 Kg [kgr]. Solo cinque ripetute brevi sui 200 m e con recupero lungo di due minuti. Probabilmente sapendo di dover fare solo cinque serie sono partito un po' troppo forte, ma mi sono sentito bene appena ho messo piede sull'anello del campo. Anello che a Gessate non è in tartan ma in asfalto. Perfetto per chi non lavora in pista con le giuste scarpe come me. E infatti la schiena non ne ha risentito. la sensazione strana è stata nel finale della prima ripetuta, in cui mi sono sentito come sul finire di uno sprint in garam quando si perde il controllo del movimento corporeo, quando subentra l'adrenalina, quando sembra di vedere il tutto fuori dal proprio corpo, una spanna più su. Mi è capitato altre volte, chiudendo un cross o per l'ultimo metro di un ndiecimila, come a Trieste. O negli ultimi metri della maratona. Ma mai in gara. Evidentemente la voglia e la salute a volte regalano sensazioni improvvise. Le seguenti serie le ho trattenute un po', visto che non è settimana per dare il massimo fino allo sfinimento. Le gambe mi serviranno nelle salite di domenica verso Montevecchia. Alla fine ho allungato lo scarico verso casa di qualche centinaio di metri per raggiungere i 10 Km tondi in 43' 33" di allenamento. Il mio dovere l'ho fatto. Domani ancora solo un veloce richiamo e poi...