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Giravento

Correre a Bologna non è proprio una passeggiata. L’ultima volta erano stati i 38°C a rendere le cose meno piacevoli. Questa volta i gradi sono scesi a 31°C ma in compenso ha fatto la sua comparsa l’amico vento. Controvento. Soprattutto il tratto di andata. Che, se vogliamo andare ad analizzare bene le cose, è meglio che averlo nel finale. Ma il fatto di giornata è aver scoperto che non solo io soffro il vento contrario. Correndo lungo la ciclabile verso Villanova, costeggiando l’immenso campo di girasoli prima di entrare in paese, mi sono accorto che tutti i fiori erano girati in direzione opposta al soffio del vento, voltati come fossero spettatori in attesa del mio passaggio. Le lunghe foglie agitate dall'aria sembravano mani tese a cercare un cinque. Li ho sfilati osservandoli, quasi scambiando uno sguardo d'intesa come col pubblico di una corsa in attesa dietro alle transenne.

Non è stato facile stabilire quanto sia stata la corsa di domenica o quanto in realtà il vento ad appesantire l'allenamento. 10 Km in cui ho ripreso il percorso fatto dieci giorni fa. Ma dovendo semplicemente scaricare ho solo assecondato il volere delle gambe. Un po' di fatica nei primi chilometri, ma una volta rodate la corsa è venuta da sè. In questi giorni continuerò a provare le Diadora N6100. Sembrano un po' più adatte a questa tipologia di allenamento, anche se la prossima seduta avrà comunque ritmi più alti. Per il resto nulla di particolare. Sembra che il recupero dalla gara del Parco Nord sia stato un po' più veloce, ma sarà meglio valutarlo nei prossimi giorni. Comunque trovo il percorso comodo e facile da seguire, anche se non piatto quanto l'amata martesana. 44' 13" serviti anche per ritrovare l'appetito prima di una buona dose di tagliatelle fatte in casa. Dopotutto si corre anche per quello.