Questo sito utilizza cookies, anche di terze parti, per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire le funzioni dei social-media e analizzare il traffico generato. Continuando a navigare in questo sito web acconsenti all'uso dei cookies.

Saluti da Bo

Ormai mi sono arreso all’idea che a Bologna ci sia sempre vento. E sempre nella stessa direzione. Che faccia caldo o freddo, che piova, ci sia il sole o nevichi. La differenza la fa però l’intensità di allenamento. Correre un lento non dà la stessa difficoltà delle ripetute. Per fortuna. E differenza la fa anche la testa. Dopo la corsa di domenica sto riprendendo piano piano sempre più fiducia. E forma. Le gambe girano bene, naturalmente. Nonostante fosse giornata dopo un allenamento di qualità non ho per nulla sofferto la stanchezza residua. Anzi. Come se spingere controvento il giorno prima avesse già dato dei risultati immediati. Fosse sempre così, sarebbe una gran cosa.

Ed è stato un bel modo per salutare Bologna. Non so se e quando ci tornerò. Per lo meno la strada verso Villanova avrà un ricordo positivo di chi l’ha corsa. Ieri tra l’altro ho anche incrociato qualche altro timido runner. Nulla a che vedere con il traffico milanese, ma mi ha fatto piacere non trovarmi per l’ennesima sera tutto solo. E’ anche vero che la zona che ho attraversato non è certo la parte di Bologna preferita da chi corre. Dovrò farmi portare da Anne (@anne_zannoni) la prossima volta se mai ci sarà.

L’allenamento è andato più che bene. Passo oltre il ritmo dovuto. Ma soprattutto naturalmente. Mi sono accorto che stavo bene fin da subito. Ho solo cercato di non cedere alla tentazione di spingere ancora di più. E’ facile farlo quando si sta bene. Mi piacerebbe sapere il merito di queste nuove sensazioni di chi o cosa sia. Giusto per sapere come correre ai ripari quando invece le cose saranno messe peggio. Sono comunque stati solo 8 Km tranquilli in vista della gara a coppie di domenica con Chiara. Il mio nuovo e prossimo test sarà la prossima settimana. Poco più dell’uscita di mercoledì, 34’ 44”. Ma sarei potuto andare e tornare due volte volendo. E mi sono accorto che salitelle e falsipiani non erano per nulla indolori. Come invece sperimentato durante le ripetute. Adesso son curioso di vedere come andranno le prossime settimane. I prossimi veri appuntamenti saranno a settembre e un po’ il fiato dovrò tirarlo. Ma non prima di provare per la prima volta una maratona a tappe in Franciacorta tra poco meno di un mese. E così anche luglio poi sarà quasi andato.