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L'apparenza inganna

Domenica sarà anche stata una passeggiata, ma è stata comunque una passeggiata in salita. E ieri sera me ne sono accorto. Devo ricordarmi di non sottovalutare mai una corsa. Anche la più semplice, la più leggera. E soprattutto ricordarmi di non esagerare. Visto che la gara mi era sembrata tranquilla tra ieri e oggi avrei voluto fare un po' di chilometri per riportarmi in pari, con la coscienza a posto. Ma in realtà di lavoro ce n'è stato e anche parecchio a quanto pare. I glutei sono stati i primi muscoli a farmi presente che la salita è sempre salita e che non essere abituati a farla non è propriamente una passeggiata. Per cui i 14 Km di lento che sarebbero dovuti essere un giretto per sgranchire le gambe si sono rilevati un medio da correre.

Che poi in realtà è stato comunque un lento. Ma le gambe sono state affaticate. E non me lo aspettavo per nulla. Ancora una volta ha avuto ragione Fulvio che, quando gli ho chiesto se aumentare i chilometri in settimana, mi ha detto di tenermi agli allenamenti già assegnati onde evitare infortuni. Già. Ricordarsi sempre, soprattutto quando ci si sente bene, che il riposo è d'obbligo e importante. Lungo l'alzaia tanta gente. Sole e caldo invogliano tutti ad uscire e provare a correre o camminare. Peccato non sappiano quanto sia più facile farlo con qualche grado in meno.

L'incontro di giornata è stata una ragazza, vestita di tuttopunto, seduta su un muretto. In pausa. Poi ho capito perchè guardandola bene. Alle caviglie, pesi per le caviglie. Ok, i pesi vanno bene per aumentare la potenza muscolare, ma perchè invece di rovinarsi gambe e schiena non si prova prima a godere della semplice corsa? Già è faticosa di per sè. Le ho sorriso passando, un po' rassegnato. Magari senza pesi non sarebbe stata lì seduta a riposare. Sono andato oltre, verso Inzago e poi Cassano.

Dopo i primi chilometri i muscoli scaldati hanno fatto meno fatica. Ritmo buono, sui 4' 25". Ho accelerato solo in alcuni punti per superare qualche bici un po' troppo lenta e qualche podista. Qualcuno finalmente scambia anche un saluto e qualche parola. Fa sempre piacere e soprattutto per qualche momento si dimentica la fatica. Tornando verso casa un po' di venticello contrario, ma nulla a che vedere con il vento di Bologna delle scorse settimane. Non so se sia stata la disabitudine del percorso ma i chilometri mi sono sembrati più lunghi del solito. 1h 01' 49" che avrei voluto godermi di più. Forse, fossi andato oggi come da programma (ma non posso), sarebbe stato diverso.