Questo sito utilizza cookies, anche di terze parti, per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire le funzioni dei social-media e analizzare il traffico generato. Continuando a navigare in questo sito web acconsenti all'uso dei cookies.

Buon anno passeggiando sui colli di Bergamo (Bergamo)

Non poteva essere diverso da qualsiasi altro giorno della settimana appena trascorsa. Nebbia. Temperatura attorno a i 2°C. Nebbia. Non densa, ma comunque abbastanza per oscurare il sole. Pensando che la corsa fosse a Bergamo avevo però qualche speranza che si potesse diradare. Per la prima volta dopo tanto tempo anche Sara ha deciso di unirsi al gruppo. La sorpresa però quando usciamo dall'autostrada non è quella che ci aspettavamo. Nebbia. Al parcheggio della Malpensata nonostante l'ora celere non c'è un posto vuoto, ma con un po' di fortuna troviamo posto ancora più vicino alla partenza. I ricordi dello scorso anno ci hanno fatto propendere per ritornare su queste strade tanto ci era piaciuto il percorso. Al fianco di mio Zio partiamo tranquilli ma da subito le indicazioni ci mandano lungo vie diverse da quelle conosciute. Passaimo la stazione di Bergamo dal retro ritrovandoci indirizzati però bene presto lungo la prima vera salita verso Porta Sant'Agostino. C'è tantissima gente lungo le vie e la temperatura non sembra volersi alzare.

Abbiamo un buon ritmo nelle gambe e le salite che lo scorso anno facevo fatica a percorrere passano senza quasi lasciare strascichi nelle gambe. Appena ci ritroviamo sulle mura la sorpresa più grande. Cielo azzurro e terso. Caldo. Non abbiamo una buona visuale verso la pianura ma di nebbia non c'è più traccia. Siamo solo qualche metro oltre la coltre umida, ma sembra di essere in un'altra stagione. Al primo bivio proseguima lungo i percorsi più lungi ridiscendendo dalle mura lungo il ciottolato. Passiamo in piccoli viottoli che costeggiano la collina di Bergamo Alta circondati dal verde e da ville signorili. Una delle difficiltà maggiori è sorpassare slalomando i gruppi di chi passeggia. C'è davvero tanta gente. Assaporando la giornata che sognavamo chiacchieriamo in attesa della salita che sappiamo deve arrivare per portarci fino nelle vie più alte della città. Appena la strada si impenna mi viene in mente Pietro che lo scorso anno aveva fatto insieme a noi la prima parte di corsa. Poi cominciamo a salire, prima dolcemente poi più rapidamente, prima sull'asfalto poi sui ciotoli, prima regolari poi affaticati. Quando ritorniamo in piano riprendiamo un po' di fiato all'ombra della collina. La strada è ancora leggermente ghiacciata a tratti per la temperatura della notte. Proseguamo fino alla Marianna per poi salire, dopo il secondo bivio, verso San Vigilio. Da qui in poi abbiamo la ricompensa per la nostra alzata mattutita delle 6.30. Dalle mura, salendo lungo il viale ciottolato forse più ripido di tutta città alta, la vista è da infarto. Tutta la pianura della bassa bergamasca e del milanese su cui si affaccia Bergamo è ricoperta da un denso strato di nebbia illuminato dall'alto dal sole. Sembra di essere in cima ad una vetta delle Alpi ad ammirare le nuovole bianche che coprono le cime delle montagne. La luce chiara del mattino fa sembrare la nebbia un lungo strato di morbida panna. Faccio quasi fatica a staccare gli occhi ed a guardare dove metto i piedi tanto lo spettacolo è bello. E maledico di non poter immortalare tutto con la mia reflex. Anche la temperatura aumenta sui 10°C. Così tutti bardati fa quasi caldo. Continuiamo a salire imperterriti senza che nessuno ci superi e sopravanzando una miriade di persone che si arrendono alla salita camminando. Quando arriviamo alla panoramica e ci affacciamo su Valbrembo, dove solo un mese fa eravamo passati, comincia la discesa che ci porta ad Astino, dove lo scorso anno il percorso riprendeva verso l'alto lungo le mulattiere della città vecchia. Cambiamo però percorso ritornando ancora più in basso e praticamente ripercorriamo lo stesso tratto di collina fino a fare ritorno alla Marianna. La vista e l'effetto ottico della nebbia quasi alla nostra altezza non è più lo stesso come qualche centinaio di metri più in alto, peccato. Dopo una veloce sosta per un bicchiere d'acqua riprendiamo a ridiscendere per ritornare alla partenza. Ripida e su ciottolato. Cerchiamo il più possibile di prendere i tratti di percorso regolari onde evitare inutili infortuni alle caviglie fino quando non sbuchiamo all'inizio del Sentierone e percorriamo il lungo viale della Stazione. Faccio caso alle numerose facce di chi è in giro a fare shopping e ci guarda un po' stranito. Manteniamo un ritmo abbastanza sostenuto e soprattutto regolare negli ultimi tre chilometri e chiudiamo i 19 Km totali in 1h 36' 40". Tempo di tutto rispetto e soprattutto più basso dello scorso anno. Ma niente è paragonabile a quello che la giornata ci ha regalato salendo verso Città Alta. Che spettacolo.