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Campionato Brianzolo di Cross (Carate Brianza)

Forse è stata l'ultima corsa di Cross dell'anno. Un peccato, perchè oggi mi sono proprio divertito. Al di là del risultato e al di là della prestazione. Il Parco, il posto in cui abbiamo corso, ha veramente un bellissimo percorso. Interamente immerso nel verde parco tra Carate e Verano, il circuito si suddivide in tre parti distinte. Un primo pezzo che comprende partenza e arrivo con un falsopiano completamente sviluppato su prato. Al centro del palco, proprio di fronte ai gazzebo di squadre e organizzazione. Un'ottima visuale e un colpo d'occhio bellissimo per chi si avvicina anche incuriosito per capire cosa succede. Mille bambini che a piccoli gruppi corricchiano qua e là per scaldarsi, genitori frenetici. Allegria che si respira a pieni polmoni. Dopo essere discesi per un piccolo tratto comincia una prima serpentina lungo le mura della residenza, tra qualche albero un piccolo laghetto, qualche ponticello. La strada diventa poi un lungo chilometro quasi completamente dritto fino a quando non comincia l'ultima parte di tracciato, quella che ho subìto maggiormente. Un saliscendo continuo di piccoli strappetti, rincorrersi di curve a "U", radici, fango... un delirio per chi come me fatica nei tratti sconnessi. Ma quanto divertimento.

Sono partito con l'intenzione di risparmiarmi nella prima parte e non farmi trascinare dalla testa del gruppo alla partenza. Mi sistemo vicino a Riccardo, conosciuto a Seveso e rivisto la scorsa settimana a Treviglio, cercando di prenderlo come riferimento per il ritmo. Poco prima dello sparo Vedo Sara che arriva appena in tempo prima della partenza insieme all'altra Sara, a Teo e alla piccola Elisa. Poco più avanti ci sono Massimo, Daniele, Simone e Matteo. Tanto pubblico oggi. Faccio appena in tempo a salutarli ed è subito via. Il sole sta già sendendo e il clima non è più tanto caldo come nel primo pomeriggio. Vengo inghiottito in un attimo nel centro del gruppo mentre cerco di non strafare. Le urla del pubblico si sentono e anche forti. Per almeno i primi cinquecento metri rimaniamo molto uniti, aiutati anche dalla larghezza della corsia. Riccardo mi supera quando le file si allungano leggermente e a quel punto lo prendo come riferimento. Al primo intermedio, misurato grazie a Massimo nel primo giro di ricognizione nel pre-gara, il ritmo è perfetto, 3' 50" al chilometro. Esattamente quello che volevo. Cerco di mantenere e mi unisco in coda al primo gruppetto che mi precede. Nei tratti pianeggianti mi accorgo di avere molta più gamba di chi mi sta davanti così senza forzare troppo recupero qualche posizione. Riccardo intanto allunga e al secondo chilometro ha già messo un bel po' di metri tra noi due. Quando comincia la terza parte di percorso soffro un po'. Qualcuno mi supera e lo lascio andare. Al passaggio di metà percorso, ripassando dal via, cerco di recuperare un po' di fiato mentre sento Sara e gli altri incitarmi. Riesco anche ad intravedere Mandelli mentre mi immortala come ad ogni corsa e massimo che ne ripete le gesta al suo fianco. Al quarto chilometro guardo il cronometro ed ho un buon ritmo passando a poco più di 15'. La parte pianeggiante ancora un volta mi aiuta anche se sento dal fiato pesante di essere quasi al limite. Recupero svariate posizioni prima che inizi l'ultimo tratto nervoso. Un fianco a fianco con un runner del GPG88. Prima lo supero poi mi riprende e mi dà alcuni metri. Quando però vedo gli ultimi duecento metri lanciati verso il traguardo riesco finalmente ad avere lo sprint che mi era mancato alle altre corse. In poco più di cinquenta metri  lo riprendo e me lo lascio alle spalle. Sento l'adrenalina scendere dallo stomaco alle gambe. Quando mancano poche decine di metri alla fine una maglia verde della Di.Po. mi supera ad una velocità assurda. Ho la forza di reagire e di riprenderlo, ma per 4 decimi di secondo mi è davanti. Dopo la linea del traguardo stramazzo a terra con la lingua a penzoloni. Il mio ultimo avversario mi aiuta ad alzami e mi dà una pacca sulla spalla. Che gara... Mi dimentico addirittura di fermare il cronometro e devo aspettare l'uscita della classifica per sapere il mio tempo, 23' 27". Migliorato addirittura il tempo di Seveso, ancora 66° nello score di gara, ma 21° di categoria con una media di 3' 54" al chilometro. E visto il percorso non è cosa da poco, per me. Un po' mi dispiace che ormai la stagione delle campestri sia finita. Ma basta aspettare il prossimo inverno e provare ad andare ancora meglio. Sicuramente per divertirsi ancora di più, con Massimo, Zio e tutti quelli che vorranno provarla con noi.