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Direzione Roma

Sono in direzione Roma a quasi trecento chilometri all'ora per correre stanotte nell'ora dei vampiri. Nike Time Freeze Run. La corsa nella notte. La corsa nell'ora che non esiste.

Quel tempo sospeso in cui un secondo dura sessanta minuti. Roma è tanto tempo che non la corro. E mi vengono in mente viali larghi e bassi, lastroni e sanpietrini disconnessi, resti di un impero che fu dispersi tra gli alberi. Ma stanotte sarà diversa. Sarà silenziosa forse, fresca, immobile. Quella calma apparente che solo il buio sa regalare.

Una città da godere, da vedere, da riassaporare. Non poteva capitare in un momento migliore. Un momento difficile, in cui devo fare la pace con la corsa. Ritrovare quell'armonia che mi manca da troppo tempo. La continuità, il piacere di correre senza problemi, di poter pensare avanti senza preoccupazioni. Sognando.

Ancora ieri un nuovo stop. Precauzionale. Ma non mi è piaciuto molto. Dopo l'uscita di giovedì, in serata ho avuto un nuovo risentimento al polpaccio. All'altro, fortunatamente. Ma lo stesso la cosa non mi ha fatto piacere. Ho preferito prendere un giorno abbondante di stop, per non ricadere subito in stupidi ed evitabili infortuni più seri. Avevo corso bene, con la voglia, con le gambe che riprendevano un po' di ritmo. Avevo in testa solo di scaricare ancora un po', ti pensare solo a muovermi per trovare un po' di continuità. Si impara sbagliando, ma si sbaglia comunque. In settimana avrei dovuto riprendere gli allenamenti con Fulvio, ma ancora oggi non sono poi così certo di riuscirci. Spero che la corsa di stanotte possa essere amica e confidente. Che lupi, vampiri e luna piena tengano ancora lontani gli incubi. Dopotutto ad Halloween mancano ancora sette giorni.