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Ripetute 7x1000 salita 4% rec. 1000

Ultimi chilometri sulle salite del Carso prima di rientrare alla base. Non l'avrei mai detto, ma un po' mi mancheranno. Rifare lo stesso allenamento sul tapis roulant MyRun non sarà la stessa cosa. Soprattutto non sarà la stessa fatica. Sentire il fresco della Bora che da aria ai polmoni, il caldo dell'asfalto che brucia le gambe, la strada che si accorcia sempre di più. Anche se il sudore che colerà sugli occhi sarà sempre lo stesso.

Forse comincio anche ad abituarmi alla tipologia di allenamento. Un po' sicuramente le gambe si stanno adattando al carico sempre maggiore sia in termini di chilometri che in termini di carico. Se solo due settimane fa avevo fatto fatica a finire le cinque sessioni in salita e sette mi sarebbero sembrate impossibili, questa settimana l'impossibile è diventato realtà. Sento che i lavori che sto facendo stanno dando i loro benefici. Il carico per la forza specifica pensato dal prof. Massini sta decisamente aumentando la potenza delle gambe, soprattutto i quadricipiti. Anche se qualche piccola magagna me la sto portando dietro. Già da domenica sono un po' sofferente al tendine della caviglia sinistra e al polpaccio della destra. Non vorrei ritrovarmi come un anno fa fermo per due mesi grazie alla fibrosi, per cui credo che precauzionalmente prenderò qualche giorno di riposo.

Fastidi che ho avuto anche mercoledì ad inizio corsa, ma che si sono affievoliti strada facendo e non mi hanno dato particolari problemi durante l'allenamento. E diversamente da quanto fatto nelle settimane precedenti, non ho semplicemente corso a sensazione le serie di ripetute in salita, ma ho sfruttato la tecnologia a disposizione (che sto testando e di cui parlerò approfonditamente prossimamente). Grazie a Stryd, misuratore della potenza espressa durante la corsa, non ho valutato la velocità di percorrenza del chilometro in salita (e in discesa), ma ho cercato di mantenere costante il valore (in Watt) di potenza del passo. Un valore importante per quanto ho potuto sperimentare. Perchè, se guardando i grafici su Strava e Garmin Connect, sembra che abbia sempre corso in maniera regolare sia i tratti in salita che quelli in discesa (circa 4' 30" al chilometro), la fatica e l'energia messa in gioco nei due tratti corsi in maniera opposta è stata ben diversa. Secondo Stryd, 360 W caricando in salita e 270 W riscendendo. Due valori che spiegano correttamente il divario di sforzo messo nella corsa, a differenza della velocità del passo (e della frequenza cardiaca).

In ogni caso correre sette serie da mille in salita mi è sembrata una bella sfida. Per cercare di non abbattermi ancor prima di partire mi sono dato come obiettivo le prime quattro, pensando che dopo la quarta sarebbe poi stata tutta discesa. L'inganno mentale è servito in parte, anche se ho sofferto molto meno di quanto pensassi gli allunghi finali. Potrebbero essere entrati in gioco diversi fattori, dal caldo al vento, ma probabilmente invece è stato il frutto degli allenamenti finora portati a termine ad aver aumentato sia la mia forza specifica che la resistenza. Anche perchè tra riscaldamento, allenamento e defaticamento, sono stati 19,5 Km totali, che dopo i venticinque di domenica sono stati un bel carico soprattutto per le gambe. Non mi stupisco di avere qualche muscolo che si stia lamentando.

La cosa che mida particolarmente fiducia è aver verificato che l'allenamento è andato quasi in progressione, sia nella sequenza delle ripetute, sia all'interno delle singole serie. Non credo di essere partito col freno a mano tirato, ma sicuramente con un occhio allal lunghezza dell'allenamento, per non arrivare a metà completamente scarico e dovermi trascinare fino alla fine. Vedere e sentire che le forze non hanno ceduto e che c'è sempre stata quella spinta finale in più mi ha dato fiducia. E così dovrebbe sempre essere. Non è stata una passeggiata, ma probabilmente, volendo, sarei riuscito a non fermarmi. La cosa curiosa da verificare nelle prossime settimane sarà vedere se il ritorno sull MyRun rispetto all'amata strada sarà anch'esso così indolore.