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Un po' di più

Il polpaccio sinistro mi dà un po' fastidio da quando ho finito l'allenamento. Ma credo sia normale. Speravo in qualcosa di più rispetto a domenica e oggi sono riuscito a spingermi ad un ritmo che non avrei immaginato. Solo per quattro chilometri, ma più che sufficiente per essere soddisfatto. Anche perchè le gambe cominciavano a lamentarsi. La cosa peggiore sarebbe avere una ricaduta di tipo muscolare. Quindi meglio dosarsi anche se la voglia di mettere una marcia in più è sempre tanta.

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Più cibo meno chili

E' da tanto che non corro, eppure in queste settimane di pausa l'aumento di peso è stato quasi nullo. Un chilo in un mese e mezzo di inattività non è poi molto, considerando all'interno di questo lasso di tempo dieci giorni di assoluto riposo (sdraiato) e la settimana di pranzi-cene pre-post natalizie. L'attività fisica, a parte le prime sedute di spinning, è stata veramente pari a zero. Questo mi conforta. Primo perchè mi permette di ripartire con delle difficoltà in meno. Secondo perchè vuol dire che la dieta che seguo ha e dà dei benefici significativi.

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Un soffio per Markiyan

La corsa di Markiyan è iniziata. E siamo già partiti forte. Vogliamo acquistare per lui un Vertilatore a Pressione Positiva che lo possa aiutare a respirare al meglio. Siamo già al 50% del nostro obiettivo, ma non ci poniamo limiti mai, come quando si corre. Tutti iniziano da pochi chilometri ma il sogno resta sempre la gara successiva che sembra impossibile. Il primo passo, il più difficile lo hanno fatto i ragazzi dell'ENI capitanati da Vito, mio compagno di squadra alla Martesana Corse. Basta poco e basta far girare la voce agli amici per scoprire che si può costruire molto insieme. Basta un soffio per far muovere una nave.

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Markiyan e AiCRA un anno dopo

E' passato un anno da quando avevo presentato il progetto CORRO per AiCRA. Markiyan non era ancora arrivato in Italia, non aveva ancora avuto nessuna cura per la sua malattia, non aveva neanche un anno. Avevamo accettato una molteplice sfida allora. Una sfida di beneficenza, una sfida burocratica, una sfida medica. E Markyian ha vinto la sua. E' venuto in Italia ed ha ricevuto le cure mediche presso l'Istituto Besta di Milano grazie ai nostri/vostri fondi, 2444€ di donazioni. Ma questo è il passato. Un passato che gli ha dato un futuro. La Milano Marathon 2014 si sta avvicinando e Markiyan e AiCRA sperano ancora in 42195 metri di solidarietà.

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Ritorno all'antico

Ancora sole. Ancora Naviglio. Ma questa volta sui cari vecchi percorsi dove tutto è iniziato. Mi ricordo ancora la prima volta che ho corso sull'alzaia Martesana, ormai sette anni fa. I ritmi erano ancora più lenti di quelli di oggi, le strade sconosciute, la corsa un'amica appena trovata. Non avevo nessun obiettivo, se non quello di perdere peso. Oggi, mentre l'acqua del canale veniva increspata dal vento freddo ero in compagnia di Chiara, ma a ruoli invertiti. E' stata lei a dovermi aspettare, a vedermi arrancare, soprattutto nel ritorno verso casa quando la strana piana è diventata in salita col vento in faccia e le gambe stanche. Non è facile convivere con situazioni inusuali. Essere abituati a soffrire per arrivare sempre più in là e ritrovarsi invece poi un minuto indietro. 

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Gli ultimi giorni

Fine settimana ricco di corse quello passato. Come trovarsi di fronte ad un vassoio pieno di dolci dal quale non si sa cosa scegliere. L'ormai classica tapasciata sui colli di Bergamo Alta, che lo scorso hanno ci aveva regalato una fantastica corsa nella neve; corss Brianzolo e cross per Tutti, immersi nel fango invernale fino alle ginocchia; mezze, trenta e ultra tra Medea e Montefortiana. Quasi tutti quelli che conosco si sono ritrovati a qualche appuntamento. Ho letto e vissuto le loro corse, ancora una volta da casa. Non so se soffo di più rimanendo a riposo sul divano o correndo e arrancando lungo strade e sentieri. Ma intanto i giorni passano.

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Sola-mente una corsa

Ho allacciato le Nike Pegasus gialle e sono uscito. Mattinata calda per essere in inverno. Il sole basso nascosto da un cielo incerto, un po' di umidità. Erano giorni che non uscivo in strada e le gambe mi sono sembrate incerte. Quasi ho faticato a muoverle come se qualcosa le trattenesse. Maglia gialla Nike fosforescente con Corro Ergo Sum stampato in centro al petto, come l'ultima volta che ho corso davvero. Ho schiacciato lo start del TomTom Runner e ho allontanato i pensieri. Mi è sembrato quasi di volare come se i piedi davvero non toccassero terra. E' bastato un balzo per vedere il cielo più vicino. Mi sono visto come in un film americano dove tutti corrono lungo i viali che costeggiano i giardini verdi delle villette residenziali in mezzo agli immancabili irrigatori accesi, indossando felpe grigie zuppe di sudore su schiena e collo. Ma questa volta in quel film c'ero io.

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Fibrolisi

Prima ed ultima seduta di fibrolisi fatta. O almeno così dovrebbe essere. Così come oggi sarebbe dovuto essere il giorno che sto aspettando da più di un mese. Mario (Ruggiu, nda) è stato ottimista: muscolo rilassato, fibrosi non estesa ed accentuata. Venti minuti di manualità con l'uncino per recidere le fibre comparse sul muscolo e tutto dovrebbe essere andato a posto. Solo un po' di fastidio e null'altro. Le sedute di bici e il riposo hanno dato i loro frutti. Certo non riparto da dove avevo lasciato, ci vorrà qualche settimana per ricostruire, muscolo e fiato. Come ci vorranno esercizi di potenziamento per il polpaccio, per non ricadere nuovamente nello stesso errore. Ma prima ancora c'è una schiena da recuperare.

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45 giorni dopo

Tanto è passato dall'ultima corsa sul Naviglio. E in generale. Quello che non dovrebbe mai succedere. Ho provato a ritardare il più possibile la perdita di forma o almeno di rallentarla, prima con lo spinning per mantenere volume e fiato senza danneggiare il polpaccio infortunato, poi sciando. Ma non è servito molto. Anzi è successo un infortunio peggiore, più per sfortuna che altro. Non sarebbe cambiato molto a dire il vero, sarei ritornato in strada solo una decina di giorni prima. Non so se in una condizione migliore o peggiore, non so se con qualche strascico o meno. Ma con pazienza e riposo sembra che la ruota abbia ricominciato a girare. Piano. Ma a girare.

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L'osteopata

Quando la schiena ha fatto il secondo clack finalmente ho potuto rilassare un po' i muscoli. Era da giorni che sognavo quel momento. Ultimamente ogni volta che mi alzavo dal letto o dal divano dopo essere stato un po' sdraiato a riposo qualche schiocco involontario c'era stato, ma non quello decisivo alla base della schiena. E' bastata invece una sola seduta di mezz'ora con l'osteopata per riuscire a sentrimi meglio. Adesso mi sembra come se mi fosse passato sulla schiena un carroarmato. Muscoli indolenziti, infiammati, dolori un po' ovunque. Ma sapevo che sarebbe stato così il post. Ma dopo l'ultima parte di sofferenza arriverà anche invece la tanto agognata giornata di reindossare le scarpe da corsa. E, probabilmente, prima di quanto potessi immaginarmi.

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Ho voglia di correre

Ho voglia di correre. Semplice. Sono ormai quaranta giorni che non lo faccio. Tanti. Troppi. Ma non mi interessa della forma, dei tempi, delle gare. Non mi interessano gli allenamenti. Ho voglia di sentire l'aria fredda dell'inverno appena uscito di casa, correre i primi chilometri teso e con le gambe rigide. Ho voglia di stare da solo lungo il Naviglio, sentire l'odore dell'umido della campagna, ascoltare il ritmo dei piedi che battono sull'asfalto. Ho voglia di guardare il gps, i chilometri aumentare. Sentire la fatica della ripetuta col fiato corto e le gambe che non ce la fanno più ha reggere il ritmo. Ho voglia di arrivare a casa stanco e sorridente, appoggiarmi al palo della luce e riprendere fiato. Ho voglia di alzare la gamba per lo stretching e pensare, sorridendo, anche oggi è andata.

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Amatori TM-TF o Seniores SM-SF?

Che con la stagione 2014 ci sarebbero stati dei problemi qualcosa si era già capito ad aogsto. Ma già con le prime corse di questo inizio anno qualche pecca organizzativa è uscita. Ritardi, incomprensioni, regole di difficile lettura e interpretazione. Ho letto un po' di pagine, regolamenti, moduli di iscrizione. Ho parlato con altri runners, ma non si capisce molto bene il motivo di alcuni cambiamenti. Parlo delle categorie Amatori TM-TF, i nati dal 1991 al 1980. Quelli che in quest'annata si trovano nel limbo. Quando ho cominciato a correre anche io sono stato un TM prima di passare nel giro di qualche anno nei Master MM35 ed ora alla categoria successiva SM40 (credevo ci fossero ancora le categorie MM ma ho scoperto essere state rinominate in altro modo). Mai avuto alcuna sorta di problema nè per iscrizioni nè per classifiche. Cosa che invece sembra essere il tema del giorno

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